domenica 22 luglio 2012

Uno spazio comune dove sembrava non mancare nulla

Furono gli altri ad accorgersi per primi di quello che Alice e Mattia avrebbero capito solo molti anni più avanti. Entrarono nella stanza tenendosi per mano. Non sorridevano e i loro sguardi seguivano traiettorie divergenti, ma era come se i loro corpi fluissero con continuità l’uno nell'altro, attraverso le braccia e le dita a contatto.
Il contrasto marcato tra i capelli chiari di Alice, che ne incorniciavano la pelle del viso troppo pallida, e quelli scuri di Mattia, arruffati in avanti a nascondergli gli occhi neri, si annullava in quell'arco sottile che li congiungeva.
C’era uno spazio comune tra di loro, i cui confini non erano ben delineati, dove sembrava non mancare nulla e dove l’aria pareva immobile, imperturbata.
Alice lo precedeva di un passo e la trazione debole di Mattia ne equilibrava la cadenza, annullando le imperfezioni della sua gamba difettosa. Lui si lasciava trasportare e i suoi piedi non facevano rumore sulle piastrelle. Le sue cicatrici erano nascoste e al sicuro dentro la mano di lei.
da La solitudine dei numeri primi, di Paolo Giordano 

5 commenti:

  1. fu senza dubbio uno dei libri che amai maggiormente nella mia vita (il film lo rovinò trionfalmente) tuttavia leggo sempre TROPPA tristezza nel tuo sguardo invisibile dietro i nostri pc amica mia... vorrei stringerti forte!

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  2. @ali: è come se lo avessi fatto :) non sono triste, sono solo dei momenti di malinconia che devo sfogare.. oscillazioni dell'umore che per me sono abbastanza normali. è tutto ok. e poi mercoledì mi laureo! ;))

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  3. ciaoooooooo!!!!!
    pimpinella, tu fai lavorare troppo quel tuo cervello !!!!
    ma ci sono abituata....ho uno in casa che è sempre in continua evoluzione, anche se praticamente non mi parla....ma lo capisco!
    ora ti laurei!!!!!!
    brava brava brava!
    finalmente un traguardo lo stai raggiungendo!
    i tasselli pimpiniani si stanno componendo......avanti così vale!!!
    ti stringo forte♥♥♥

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  4. @nadione: :)) è molto difficile parlare con i propri genitori, e a volte per un genitore è difficile ascoltare un figlio senza invadere il suo campo decisionale con delle tendenze "protettive".. l'equilibrio è sottile, e a volte per non romperlo ci si chiude un po'! ♥ crepi il lupo, manca meno di un giorno :) evviva evviva i tasselli pimpiniani (ahhaha ^^) che si compongono! un abbraccione grandissimoooo!!!

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