mercoledì 18 luglio 2012

L'undici giugno scrivevo questo


Pianti silenziosi che si perdono nel sonno, e la mia incrollabile fiducia nella vita si rannicchia, in attesa. Momenti di lucidità che poi sbiadiscono, svaniscono, spariscono e non rimane niente. Domande che rimangono sospese, e martellano. Ci si sveglia tremando, e forse è una leggera psicosi da terremoto, forse sono i nervi a fior di pelle a prescindere. Ci sono gratificazioni pericolose che rischiano di farmi rilassare un po' troppo. Ingurgito notevoli dosi di ginseng. Sono stanca.
Sensazioni che si avverano, preghiere che vengono esaudite da non so chi. Ponti, sorrisi e oasi (nel deserto). Fenomeni aleatori, e lilac wine makes me see what I want to see. Perché non è corretto interpretare le azioni altrui con il proprio codice comportamentale, e ormai l'ho imparato. E quindi io continuo imperterrita, chiusa e silenziosa.
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L'undici giugno scrivevo questo. Lo pubblico ora non solo perché ai tempi non lo pubblicai, ma soprattutto perché ora che l'attesa sta per finire mi rendo conto di aver fatto più che bene a chiudermi, nascondermi, disintossicarmi dal lilac wine. Fra una settimana sarò laureata, circondata dalle persone a cui voglio bene (anche se non proprio da tutte, visto che voglio bene a gente che sta in posti lontani). Beh, insomma. Fra una settimana sarò laureata, circondata da molte delle persone a cui voglio bene. Chissenefrega del resto!

3 commenti:

  1. qualunque cosa accada è destinata a divenire una cosa passata.
    bella o brutta che sia.

    e tu sei ad un soffio da uno dei tuoi obiettivi, ormai.
    tutti i sacrifici fatti sono acqua passata ;-)
    un abbraccio fortissimo!!!
    sarò virtualmente con te!
    spacca tutto!!!!

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  2. è bello leggere la Vale dell'11 giugno, leggerla e berla come pura, fluida poesia e ora sapere che l'attesa sta per diventare qualcosa di tangibile e presente e...c'è qualcuno(a) che ti vuole bene anche nella calda campagna pisana 8anche se ora si trova al quarto piano di un condominio pesciatino e sta per partire per la Slovacchia...)

    baci

    sere

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  3. L'11 giugno sembra lontano e invece è pco più di un mese fa.
    E intanto in un mese può cambiare tutto. in meglio.
    E certe parole sono un frullato di sensazioni che a loro volta derivano da un insieme di eventi / parole/ pensieri che davano turbamento.
    Ora il mese è passato, oggi è il 20 luglio e mancano solo 5 giorni.
    Cere emozioni ci saranno sempre, solo che adesso forse stanno soccombendo ad altre, più forti e così è giusto. Poi dopo, pian piano, te ne devi liberare, ché comincia tutta un'altra storia. (e io sono emozionata!)

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